Blog Ufficio Stampa Doparie (doparie.it)
Convinto sostenitore delle doparie, il critico letterario Filippo La Porta oggi avanza sull’Espresso una “modesta proposta” (titolo dell’articolo: “Primarie da Strega“):
organizzare delle primarie dei lettori forti ( il 6,3% della popolazione, l’equivalente degli elettori delle primarie PD) da svolgersi in librerie e biblioteche, o anche online, per avere una indicazione sugli ospiti da invitare, alla quale i festival e anche i vari Strega e Campiello non possono restare del tutto indifferenti.
Non sembra una proposta destinata a cadere nel nulla: nell’articolo si legge una importante notizia in anteprima:
già nel prossimo “Futura Festival” di Civitanova Marche si svolgerà in luglio una prima sperimentazione-pilota delle primarie dei lettori forti.
Chi sono i potenziali elettori-lettori? Secondo La Porta, può votare ” chiunque sceglie di spostarsi da casa e andare a votare un suo candidato scrittore”.
Qual è la funzione di questo particolare tipo di primarie? Contribuire a contrastare le logiche del mercato e la cultura-spettacolo, per dare <<visibilità a scrittori “di qualità” semi-sommersi e un po’ ai margini del mercato>>. E oggi, invece, cosa succede? Gli invitati a festival, fiere e premi letterari sono “autori che già si impongono, che invadono ogni spazio con le pile dei loro volumi o che hanno una sovraesposizione mediatica”.
Alla base della idea di primarie di La Porta c’è un “irriducibile pregiudizio illuministico” (che – aggiungiamo noi – spiega anche la sua adesione alle doparie):
se le persone riescono – in ogni campo – a ragionare, discutere, informarsi, etc., passano dallo status di consumatori acritici a quello di cittadini consapevoli, dotati di autonomia di giudizio.
Autorevole esperto di narrativa italiana contemporanea e autore di numerosi saggi, Filippo La Porta è l’editor del libro Doparie, dopo le primarie (Nutrimenti editore).